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Canzone di ispirazione Anarco-Socialista di fine '800.
Canto proibito fino alla sconfitta del Fascio.
Questa è la vera, originale versione, già cantata nelle nostre contrade.
Purtroppo, ci è giunta la Canzone, ma non il nome del suo Autore
probabilmente colpevole solo di idee libertarie.

 

LE QUATTRO STAGIONI


Canta: Barbazachi

Fisarmonica: Marco

Illustrazioni: Ilenya Querio

 

 

 

 

Cade la neve, il freddo è invernale;


Vedo sui tetti, i camini a fumar…


Il focolare riscalda assai male,


Tutto è silente, fuor che.. il mar.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amo l'onda a spumeggiar, contro la sponda che l'aspetta;
Amo il fulmine e il tuonar, hanno il clamor della vendetta;
Ma quando sogno, sogno Te,
Che sei la sola anima mia;
Non so l'amore che cos'è;
So sol di amarti alla follia...

 

 

 

 

 

 

Ecco l'Aprile, il sole della vita,

E l'aria è piena, piena di soavi odor…

Vedo laggiù.., tra l'erbetta già fiorita,

Quei che si amano.. sono avvinti nell'amor...

 

 

 

 

 

 

Amo gli uccelli a gorgheggiar, agli alberi e alla verzura;

Amo coi piedi calpestar, i prodotti della natura,

Ma quando scorgo quel sentier,

Che mi conduce a Lei ch'io amo,

Tutti i miei sogni e i miei pensier,

Volano verso a Lei ch'io bramo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Viene l'Estate, il caldo è soffocante…,

Nell'officina ci sta il buon lavorator:

Pien di fatica, e di sudor grondante,

Mentre il borghese gli disprezza il suo lavor.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amo il martello a martellar, sopra l'incudine nell'officina,

Amo il gallo al salutar, e alla sua sveglia mattutina,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma quando veggo, veggo Te,

Che più non m'ami come prima:

Io mi racchiudo nel dolor,

Dopo i miei sogni, alla mattina...

 

 

 

 

 

Ed or son solo, rinchiuso in questa cella,

Dimenticato da colei che amo ancor…

Se ci ripenso, mi manca la favella,

E il dolore rattrista il mio cuor.

 

 

 

Amo la notte il salutar, e il grido della sentinella,

Amo la luna contemplar, quando rischiara la mia cella,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma quando penso all'avvenir,

E alla mia libertà perduta.

Vorrei baciarla e poi morir,

Mentre Lei dorme, all'insaputa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vorrei baciarla e poi morir,

Mentre Lei dorme, all'insaputa.

 

 

 

 

 

 

 

 

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